Un luogo di incontri trasgressivi a Torino parte 2 - Piacenza Trasgressiva

Un luogo di incontri trasgressivi a Torino parte 2 - Piacenza Trasgressiva

Sono sempre David, uomo di 42 anni , sposato con una donna presente nella prima parte della storia e questa è la parte due.
L'occasino che si presentò in quel momento mi eccitava tantissimo.
Avevo a disposizione un intero fine settimana per poter andare a conoscere questo luogo di incontri tra persone che dedicavamo importanza nella loro vita a un tema così appetitoso e trasgressivo come il sesso e l'erotismo, e che non cercavano altre che fare conoscenza con altre persone per avere incontri dove incentrare il tutto su un unico scopo: il piacere.
Avevo la possibilità di poter passare un intero fine settimana senza che la mia ragazza di allora lo venisse a sapere, tanto meno le sue amiche, vista la loro imminente partenza verso Venezia, per festeggiare la tesina di una delle due sue amiche.
Avevo la possibilità di poter muovermi liberamente, visto la vicinanza del loro appartmento nei confronti di questo locale frequentato da mistress uomini donne trans e trav, in totale calma e senza dover girare a zonzo per Torino, ma anzi di poter recarmi in quel luogo direttamente a piedi.
In più, cosa molto più importante, avevo le chiavi dell'appartamento, consegnatemi direttamente dalla mia ragazza in totale fiducia e nel caso dovessi arrivare prima di lei in quell'appartamento.
La situazione era estremamente intrigante.
Mi incuriosiva tantissimo l'idea di poter andare in quel luogo e scatenava continuamente pensieri e immagini.
L'idea di incontrare persone maliziose, intriganti, sicuramente estremamente passionali, con cui prendere contatto e divertirsi passando un paio di ore in totale piacere egodimento reciproco.
A quel punto mi sorse un pensiero spontaneamente.
Per prepararmi a questa situazione dovevo prima parlarne con qualcuno, magari con qualcuno che avesse più esperienza di me in fatto di incontri trasgressivi.
Il mio migliore amico, Rinaldo, tutt'ora mio amico, che ai tempi si dedicava a pieno a questo genere di incontri.
Era un ragazzo con un fisico corpulento, sul metro e 90 e di 90kg, famoso anche dal punto di vista del suo appetito sessuale e della sua passionalità nel farlo.
Di origini di Vibo Valentia, dal capello riccio e corvino e gli occhi azzurri, lasciava dietro di sè una scia di conquiste e una seria di incontri che tutti invidiavamo.
Lo chiamai per dirgli che avevo bisogno di incontrarlo e ci vedemmo in un bar di Roma.
Davanti a una birra, gli raccontai l'occasione che mi si presentava, scatenando una risata da parte sua.
Ovviamente lui, che era di parte, non fece altro che raccontarmi un paio di esperienze che aveva avuto in luoghi di incontri di questo tipo, della soddisfazione che ne aveva tratto e seguì subito con i consigli e lo spronarmi ad andare senza pensarci.
Mi consigliò anche educazione, discrezione e intelligenza, cose che già mi appartenevano e sul quel piano sicuramente non avrei avuto problemi.
Privacy e discreazione, soprattutto per me, era valori per cui avevo fatto tesoro e che per forma di rispetto adoperavo in ogni occasione.
In pratica non fece altro che aumentario il desiderio che arrivasse quel fine settimana con la speranza di varcare la soglia di quel luogo intrigante, di vedere chi c'era al suo interno, di visionare le foto appese sui muri come se fosse uno studio fotografico e potenzialmente di avere incontri interessanti e magari con un pizzico di fortuna poter usufruire della comodità di essere in possesso delle chiavi dell'appartamente che avevo nelle vicinanze.
Arrivai al penunltimo giorno prima della partenza che stavo scoppiando dalla curiosità...

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