- Pubblicata il 10/11/2017
- Autore: David
- Categoria: Racconti erotici trans
- Pubblicata il 10/11/2017
- Autore: David
- Categoria: Racconti erotici trans
Un luogo di incontri trasgressivi a Torino parte 5 - Piacenza Trasgressiva
Sono David, 42 anni, uomo sposato con una donna che ai tempi dela racconto era una ragazza che viveva a Torino e questa è la quinta parte.
Mi vestii molto elegante, sperando di apparire subito sexy pratica in total black: scapre nere, pantaloni neri, camicia nera, cravatta nera, giacca nera.
Entrai nel bar e notai subito un paio di bellissime trans che visionavano le foto appese nella sala - studio fotografico e che ridevano.
Ne ricordai una in particolare che avevo visto in una fotografia lì appena nel pomeriggio mentre sorseggiavo uno spritz.
Arrivai al bancone e presi di nuovo da bere , poi mi accomodai in un tavolino della sala , con il giornale e osservando quello che accadeva nel frattempo.
Era arrivato un stipo che si era avvicinanto con fare amichevole a una delle bellissime trans che osservavano le foto.
Probabilmente si conoscevano perchè pochi attimi dopo cominciarono a scambiarsi ammiccamenti e il tutto finì con un bellissimo bacio tra il tipo e la trans che le buttò le braccia al collo , abbracciandolo in pieno amore.
Fu in quel momento che notai una figura nel tavolino affinaco al mio.
Mi girari e notai una bellissima trav con una abito bianco che terminava con una mingonna.
Indossava delle autoreggenti nere e tacchi a spillo....e mi stava osservando.
Le sorrisi e lei mi sorrise di rimando.
Si alzò e venne a sedersi di fianco a me.
Si presentò come Sabrina e io mi presentai col mio vero nome.
Giustamente mi chiese se fosse il mio vero nome e sorridenmmo entrambi.
Parlammo del più e del meno e io fui sincero da subito.
Le raccontai della mia fidanzata e del fatto che, assime alle sue amiche, mi avevano accennato a questo locale come luogo di incontri e di tutta l'organizzazione che avevo fatto pur di venire a curiosare ,spinto da un senso di eccitamento enorme.
Mi chiese se davvero abitassi nelle vicinanze e se davvero l'appartamento fosse libero, e io risposi affermativamente, fino a quando mi chiese se poteva vederlo.
Il cuore mi batteva forte nel petto.
Uscimmo dal bar e andammo verso casa.
Ovviamente ci mettemmo almeno 10 minuti ,visti i suoi tacchi vertiginosi e io decisi di porle il braccio in segno di gentilezza.
Entrammo nell'appartamento e lei mi si fiondò subito al collo , strappandomi un bacio cpieno di passione.
Era quello che volevo.
La portai in camera da letto e mi spogliai.
Lei mi disse di rilassarmi e aspettarmi.
Al suo ritorno dal bagno si presentò in corpetto, perizoma, autoreggenti, tacchi a spillo...e 3 vibratori.
Le chiesi di cosa si trattasse e mi rispose che in un cassetto nella camera accanto aveva trovato quei tre vibratori.
A quanto pare la mia ragazza si divertiva in mia assenza e con molto probabilità la loro non era una semplice amicizia....
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